Trasformatori Trifase di Sicurezza
- Il trasformatore di sicurezza della serie STT/500 è costruito secondo IEC 61558-2-6
- Primario monotensione max 1000 V
- Secondario monotensione max 50 x v3 V
- Isolamento Classe F
- Temperatura ambiente max 40 °C
- Collegamenti in entrata ed uscita su morsetti da guida o basetta con viti in ottone.
- Protezione contro i contatti accidentali in policarbonato nell’esecuzione con basette e viti
I trasformatori della serie STT/500 sono costruiti seguendo i dettami delle normative CEI 96-2 e/o delle più recenti norme internazionali IEC 61558-1 e IEC 61558-2-6.
La gamma di potenza per i trasformatori di sicurezza si estende fino a 16 kVA, come in tabella, per potenze superiori si utilizzano norme differenti che non identificano il trasformatore come di sicurezza o, previo accordi tra cliente e fornitore, si possono applicare nella costruzione le norme sopra citate considerandole pertanto come un criterio costruttivo e di collaudo.
Le connessioni di entrata o uscita sono normalmente effettuate su morsettiere da guida di adeguata sezione fino a che le sezioni dei conduttori, e conseguentemente i valori di corrente, siano tali per cui diviene preferibile l’impiego di viti in ottone saldate con lega d’argento; con questo tipo di connessione sono evitati tutti gli inconvenienti dovuti a falsi contatti, surriscaldamenti allentamento delle viti sul supporto; in questo modo è assicurato un contatto ottimo con elevata conducibilità ed una altrettanto buona tenuta meccanica a sollecitazioni in senso rotativo.
Gli avvolgimenti sono tutti realizzati in rame sia smaltato che ricoperto in 2 Nomex; i materiali isolanti di uso normale sono di classe F (D.M.D. non saturo), per macchine speciali, ad esempio di calsse H, viene impiegato come isolante il Nomex sia in fogli che in nastro o nastri in vetro per il bendaggio.
I nuclei magnetici sono realizzati con lamierino a basse perdite (1,5 W/Kg) fino alla potenza di 6 kVA; per le potenze superiori è utilizzato lamierino a grani orientati (G.O. M6) con bassissime perdite sia in figure tranciate che in figure composte da lamelle tagliate.
Tutti i trasformatori di isolamento, dopo un collaudo di routine in tensione, vengono impregnati per immersione in vasca con vernice isolante di classe H ed essiccati in forno con un ciclo di circa 8 ore a 150° C per le macchine più piccole, le macchine di potenza più elevata l’impregnazione viene effettuata con una resina epossifenolica con il medesimo ciclo di essiccazione.
La serie STT/500 prevede un primario monotensione fino a 1000 V ed un secondario con tensione massima 50 V in corrente alternata (tra conduttori o tra conduttore e terra) o 120 in corrente continua livellata; questa configurazione non preclude di poter produrre trasformatori trifase di sicurezza con primari e secondari pluritensioni o con più secondari restando entro i limiti delle tensioni sopra citate.
In particolare nel caso siano previsti più secondari, con la possibilità di connetterli in serie, la tensione totale, somma delle singole tensioni, non deve superare i limiti sopra esposti. Anche le potenze in tabella sono quelle preferenziali riportate dalle normative, è possibile pertanto costruire trasformatori di qualsivoglia potenza restando entro il limite dei 16kVA o, come detto prima, con potenze superiori previo accordo col cliente.
Se il secondario è collegato a stella viene sempre riportato in morsettiera il morsetto del neutro. In tutti i trasformatori, siano essi di alimentazione, sicurezza o d’isolamento, è possibile inserire tra primario e secondario uno schermo metallico, in lamina di rame d’adeguata sezione, da riferire a terra, il quale ha come scopo principale di fornire una sicurezza aggiuntiva, oltre quella dell’isolamento, in tutti quei casi in cui una rottura o un anomalo utilizzo, porti alla istruzione del materiale di isolamento provocando un contatto elettrico tra le spire del primario e quelle del secondario; la presenza dello schermo impedisce ai conduttori del primario di entrare in contatto elettrico con quelli del secondario derivando la corrente verso terra. Utilizzo secondario, ma non meno importante oggigiorno, è quello di filtro per i disturbi a frequenze relativamente alte in quanto l’insieme di primario, schermo e secondario, si può considerare come un condensatore formato da tante capacità distribuite tutte riferite a terra.
Occorre però precisare che la presenza dello schermo non è un fattore determinante affinché un trasformatore risponda alle caratteristiche dettate dalle normative, in quanto tutte le normative specificano che è possibile inserirlo, ma non che è indispensabile.
Il collaudo completo, per una macchina specifica, con tutte le prove previste dalle normative utilizzate per la sua costruzione può essere effettuato, su richiesta del committente, specificandolo all’atto dell’ordine